#15: Il terzo della fila
Stanca della vita sfarzosa e superficiale di corte, fuggì e si nascose in questa casa isolata. Ogni tanto dei cavalieri del re bussavano alla sua porta. Lei li invitava a entrare e…
Ciao, come va? (davvero, non è una domanda retorica, se ti va di scrivermi non pensarci due volte!)
Ho letto di recente il libro Factfulness di Hans Rosling. L’autore è stato un medico, accademico e statistico svedese e in questo libro condensa la sua esperienza e anni di ricerca per darci un’idea più chiara sul mondo in cui viviamo.
Da buon ingegnere mi piace molto l’approccio di ricerca del libro basato sui dati, cercando di avere un’interpretazione il più possibile oggettiva.
Sono rimasto sorpreso da quanto la mia visione del mondo è condizionata dalla realtà che vivo tutti i giorni che, di fatto, è più un’eccezione che la regola.
La nostra realtà sta mutando sempre più velocemente e, sopratutto rispetto a tematiche che non ci coinvolgono direttamente, abbiamo in mente uno scenario di 30 o 50 anni fa, molto diverso da quello attuale.
Prima di passare a qualche riflessione che ho fatto leggendo il libro, ti lascio un breve quiz creato dall’autore e che io ho digitalizzato. Sono 13 domande a risposta chiusa e ognuna fa riflettere su un aspetto diverso del mondo in cui viviamo. In media le persone rispondono correttamente a meno del 30% delle domande.
Se vuoi puoi anche condividere il link con qualcuno a cui pensi possa interessare.
Clicca qui per andare al sondaggio!
Come è andata? Ci sono state delle risposte che ti hanno sorpreso? Sei riuscito a superare la media del 30%?
Ecco alcune considerazioni che ho fatto leggendo il libro:
Gli ultimi saranno i primi
Già da un po’ di anni è in atto una grande crescita della popolazione in luoghi che molti di noi considerano “poveri”. Inoltre, anche lo sviluppo in termini economici darà molta più rilevanza sui mercati internazionali. Probabilmente sarà saggio puntare alla “classe media” che sarà sempre più rilevante invece che ai più ricchi e ormai già pieni di iPhone e robot che puliscono i pavimenti.
ATTENZIONE!
L’autore ci ricorda di come i media puntano molto sulla nostra particolare attenzione alle notizie negative. Informarsi principalmente da telegiornali, giornali e articoli online ecc. ci trasmette una visione del mondo più pessimistica di quella reale. Meglio, per quanto sia possibile, affidarsi alla lettura diretta dei dati e della loro interpretazione oggettiva.
Sushi?
In pochi anni assisteremo a un aumento della popolazione asiatica molto più elevato di quello che pensiamo (o almeno di quello che io pensavo).
Vivremo presto in un mondo completamente diverso dove le persone “non asiatiche” saranno una minoranza.
Penso sia importante iniziare a scoprire ed entrare in contatto con culture asiatiche, spesso diverse dalla nostra, che saranno sempre più parte delle vite di tutti.
L’importanza di viaggiare
Per finire, la lettura di questo libro mi ha confermato l’importanza di viaggiare, non solo per vedere monumenti e spiagge cristalline, ma anche per conoscere meglio come vivono altre persone in altri stati e continenti. Sia che siano su un “livello economico” superiore o inferiore del nostro.
Ci sono pochi dubbi sul fatto che il nostro mondo è e sarà sempre più globale. Continuando a pensare che la nostra realtà sia quella “normale”, rischieremo presto di non capire più come adattarci a questo mondo in rapido cambiamento.
Ci leggiamo presto,
Davide
P.S. Sono tornato in Italia per un po’ 😊
Libri
The 7 Habits of Highly Effective People di Stephen R. Covey
Un bel libro che descrive in maniera chiara quali sono le abitudini e comportamenti che più possono aiutarci a vivere ogni giorno.
Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams
42
Il suggeritore di Donato Carrisi
Non leggo tantissimi gialli, ma questo romanzo mi ha lasciato con il fiato sospeso e (e voglia di scoprire la verità) fino all’ultimo.
Cose interessanti, riflessioni e domande
Posso darti del lei?
Paula Stone, una donna transgender, racconta in prima persona la sua esperienza di vita e quanto ancora oggi sia più difficile essere una donna. Sicuramente un interessante punto di vista.
Tennis e pensiero laterale
Nel 1969 il messicano Enrique Corcuera, volendo costruire un campo di tennis in casa sua ed essendoci dei muri proprio a ridosso dello spazio disponibile per tracciare il campo, concepì l'idea di considerare i muri come parte integrante del campo di gioco stesso. Corcuera poi regolamentò il nuovo gioco e lo chiamò padel (fonte: Wikipedia)
“Io, Robot” è realtà
L’ultima trovata del buon Elon Musk
Una fotografia
Leggeri.
Vama Veche, Romania. 2021.
Se hai suggerimenti, domande o semplicemente per un saluto, rispondi a quest’email o lascia un commento. Sono contento di sentirti!