Ciao,
contro ogni mia previsione sono sopravvissuto all’invio della prima newsletter. Non ho ricevuto chiare minacce alla mia persona o trovato le gomme della moto a terra.
Ma la cosa più sorprendente, è stata il ritrovarsi in una tipologia di comunicazione che oggi non è facile ritrovare, quella tipica della corrispondenza epistolare (mi veniva solo questo parolone per dire “inviarsi lettere”).
Oggi siamo fortunati a poter raggiungere chiunque in un click e ricevere in pochi secondi una risposta. Una vera e propria conversazione istantanea.
Questa caratteristica rende inevitabilmente l’utilizzo del linguaggio colloquiale, esattamente come quando parliamo faccia a faccia. Veloce, impreciso e pieno di sottintesi che solo le persone coinvolte possono interpretare.
Scrivendo una newsletter invece è diverso. Il messaggio verrà inviato a diverse persone, alcune che conosciamo benissimo e alcune meno. Alcune che abbiamo visto di recente e altre con cui non parliamo da anni. Ci si sente in dovere, almeno per me è così, di riflettere più a lungo sulle parole e cercare di trasmettere qualcosa di minimamente interessante.
Inoltre, anche le risposte hanno un altro significato e potenziale. Quando inviamo un’email a qualcuno ci si aspetta una risposta nel breve periodo, ma con una newsletter? Ovviamente non mi aspettavo nessuna risposta, e invece qualcuno l’ha fatto, ed è stata una scintilla per una conversazione che altrimenti non sarebbe avvenuta.
Scusate per essermi dilungato, volevo solo ringraziarvi per essere partecipi in questo mio esperimento comunicativo (e per non avermi bucato le gomme della moto) continuate così!
Buone feste!
Ci leggiamo presto,
Davide
Libri
Autostop con Buddha: Viaggio attraverso il Giappone di Will Ferguson
Parla di un lungo viaggio che si promette di essere “con le persone” del posto e non “tra le persone”. Non posso che condividere questo concetto che per me fa la differenza tra viaggiatore e turista (non che ci sia niente di male a fare i turisti ogni tanto).
Interessante il concetto descritto di “Gaijin”, straniero, che in Giappone sembra essere una vera e propria etichetta sociale impossibile da rimuovere. Allo stesso tempo un onore e una vergogna.No Estimates di Vasco Duarte
Come settimana scorsa sto leggendo in parallelo anche un libro un po più “tecnico”. L’autore è un esperto di sviluppo di prodotti digitali e gestione di progetti complessi.
La maggior parte delle aziende si basa su articolate previsioni, spesso fatte da esperti che poi non parteciperanno nei lavori pratici, su cui poi calcolare la produttività degli impiegati. E se esistesse un modo per ridurre al minimo queste stime concentrandosi solo sul valore creato per misurare la produttività?
Cose interessanti, riflessioni e domande
Fatti mandare dalla CPU
Su Netflix, ormai fedele compagno quando si tratta di film e serie tv, ho visto “I’m mother“. Non voglio anticiparvi la trama del film. Solo condividere che ci ricorda quanto siamo sempre più “accuditi” e dipendenti dalla tecnologia.
Google ci dice dove informarci, Netflix cosa guardare e Facebook con chi parlare. Penso che queste tecnologie abbiano un grandissimo potenziale, ma come si fa a capire qual è il giusto limite da porsi?
Se un domani Google, che ha ascoltato ogni tua conversazione da quando sei nato, ti consiglia di proporti per un lavoro nell’azienda X, che fai?52 libri
Sono contento di aver raggiunto anche quest’anno il mio obiettivo di leggere circa un libro a settimana, 52 all’anno. Tante persone mi hanno chiesto dove trovo il tempo o se ha senso leggere così tanto.
Purtroppo non sono in grado di riassumere le mie riflessioni in poche righe. In compenso ho scritto un articolo dedicato proprio a questo tema, lo trovate qui.Cose interessanti e dove trovarle
Da una delle sopracitate “scintille” nate dalle vostre risposte, mi è stato consigliato di condividere alcuni blog o newsletter che seguo e mi sembrano interessanti. Quindi eccoci qui:
# Medium
Principalmente uso la piattaforma Medium per seguire argomenti e persone che scrivono cose interessanti, si torva davvero di tutto (ahimè solo in inglese per ora).
# Efficacemente
Blog di crescita personale e produttività. Un approccio molto pratico, ma non banale, alla ricerca del proprio equilibrio e soddisfazione nella vota. Vi consiglio anche la newsletter annessa.
# Il tascabile
Questa rivista online invece non la conoscevo, ma l’ho scoperta grazie a una delle famose vostre “scintille”. Vi invito a dargli un’occhiata perché ha molti contenuti interessanti. Mi sono subito iscritto anche alla newsletter.
Se ne conoscete altre che volete consigliarmi, sono tutto occhi!
Una fotografia
Un cavallo blu in un anfiteatro? A volte si…
Se hai domande, suggerimenti o semplicemente per un saluto, rispondi a quest’email o lascia un commento. Sono contento di sentirti!