#20: L'arte di non pigliare pesci
Senti una voce: "Complimenti, lei ha superato il test con un punteggio di 4.323.761.174,32 su 6.100.000.000,00. Se vuole controllare i calcoli, l'ufficio Divinità In Osservazione riceve dalle 14:30".
Ciao, come va?
Se anche tu pensi che è un po’ che non ci sentiamo, rispondi a questa email. Mi fa piacere fare due chiacchiere.
Io sto bene, sono tornato nella mia casetta a Milano e nell’ultimo mese ho iniziato a collaborare come consulente con un’azienda che organizza viaggi per remote worker (figura mitologica che si narra vagare per spiagge cristalline in cerca di una connessione internet). Si sta rivelando un’esperienza molto interessante, magari più avanti proverò a raccontartela meglio.
In questa newsletter invece voglio parlarti di un’attività fondamentale per ognuno di noi, ma che spesso viene sottovalutata, il sonno.
È proprio vero che le cose più semplici nella nostra vita, e quelle più importanti, sono quelle che più diamo per scontato.
“Per una buona salute bisogna mangiare sano e fare attività fisica”. Penso che questa sia un’idea molto diffusa, quella che fin da bambini ci ripetono a scuola e che la nostra società continua a ricordarci.
Anche il sonno è ritenuto importante da tutti, ci mancherebbe. Però, noto una grande differenza rispetto all’alimentazione e all’attività fisica. Il sonno non si allena, non si studia. Se proprio c’è un problema, si cura.
Ad ogni angolo delle nostre città si trovano palestre per mantenersi in forma. Per non parlare delle centinaia di diete, tutte accuratamente in contraddizione, per un equilibrio alimentare perfetto.
Invece, per il sonno si da per scontato che sia un’attività naturale e “automatica”. E se proprio hai dei problemi ad addormentarti, ci sono dei farmici che lo fanno per te.
Anzi, ancora peggio se osserviamo meglio. Uno stile di vita frenetico, sempre più diffuso, ci porta a considerare il sonno come un nemico. Un ladro di tempo. Tempo che avremmo potuto usare per lavorare, per andare in palestra o per cercare di capire perché siamo così stressati.
Qualche decennio fa i più ricchi si pavoneggiavano mostrando che potevano permettersi di non lavorare, di dedicarsi ad attività di piacere, di avere tempo.
Oggi, in media, le persone più ricche sono quelle che lavorano di più. Per evidenziare il nostro status ribadiamo a tutti quanto siamo impegnati, che non abbiamo mai un minuto libero.
Tutto ciò fa riflettere, ma magari ci penserò meglio per un’altra newsletter.
Il punto è che per diversi motivi siamo portati a ignorare l’importanza del sonno, se va bene, o a vederlo come un limite da evitare.
La verità è che il nostro corpo e la nostra mente si sono evoluti per centinaia di migliaia di anni e il sonno è sempre stata una parte fondamentale. È ciò che tutt’ora determina con miglior precisione la nostra aspettativa di vita, più di cosa mangiamo o quanta attività fisica facciamo.
Non è facile concepire l’entità di “centinaia di migliaia” di anni. Prova ad immaginare che per 41 anni hai seguito certe abitudini e poi in una sola ora vuoi riuscire a comportarti in modo completamente opposto. Ecco, questo è quello che accade quando cerchiamo di dormire meno.
Se ci sentiamo costantemente stanchi, demotivati, nervosi. Se facciamo fatica a memorizzare informazioni e a concentrarci senza distrazioni, è molto probabile che la qualità del sonno sia una delle cause principali.
Dormire bene e per il giusto tempo, ogni giorno, ci permette di:
Vivere più a lungo
Essere più creativi
Ricordare ciò che serve, e dimenticare ciò che ci danneggia
Essere di buon umore e affrontare più facilmente le difficoltà
Potrei andare avanti, ma direi che già era abbastanza con il primo punto.
Detto ciò, io non sono assolutamente qualificato per darti consigli su come, quando e quanto dormire. Il mio obiettivo è quello di condividere alcune riflessioni sull’importanza della qualità del sonno e di invogliarti ad approfondire l’argomento.
Mi sembra di avertelo già consigliato, ma non posso che citarti nuovamente il libro Perché dormiamo di Matthew Walker. È sicuramente un ottimo primo passo per essere più consapevoli di cosa succede mentre “non stiamo pigliando pesci”.
Ci leggiamo presto,
Davide
Libri
Mille splendidi soli di Khaled Hosseini
L’intreccio della vita di tre ragazze ci fa immergere in una realtà complessa, dolorosa e sorprendente come quella dell’Afghanistan.
Rest di Alex Soojung-Kim Pang
Sembra un paradosso, ma la tesi dell’autore è che in molti casi lavorare meno ore ci porta a risultati migliori. Consigliati sopratutto a chi alla domanda “Come va?” è abituato a rispondere “Tutto bene, super impegnato, non ho un minuto libero ultimamente. Per fortuna eh!”
Questa è l'America di Francesco Costa
Se quando pensi all’America vedi immagini di persone sovrappeso, Hollywood, armi e sistema sanitario che non funziona. Questo libro di farà ricredere su, quasi, tutto. Molto interessante considerando che oggi la nostra società è sempre più influenzata dal modello americano.
Un indovino mi disse di Tiziano Terzani
Un affascinante viaggio nelle misteriose terre dell sud est asiatico, lungo un anno e senza mai prendere un aereo.
Fango di Niccolò Ammaniti
È stato uno dei pochi libri che ho letto ultimamente che mi più lo leggevo e più rimanevo senza parole. Una serie di racconti che trattano l’assurdo con estrema normalità.
Un grazie particolare ad un amico e lettore della newsletter per avermelo regalato :)
Cose interessanti, riflessioni e domande
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A scuola impariamo che ci siamo evoluti attraverso varie specie diverse. L’Homo Erectus, Neanderthal, fino a noi. E se vi dicessi che invece per un bel po’ di migliaia di anni queste specie hanno convissuto insieme? Un’articolo interessante a proposito.
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Usa questa informazione con estrema cura.
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Possiamo imparare molto dai “se solo avessi…” degli altri.
Una fotografia
Tre gambe e un uomo.
Milano, Italia. 2021.
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