#61: Leggere le immagini
C'era un posto dove si poteva essere allergici ad alcuni tipi di persone
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Ciao, come stai?
Come sempre, non è solo una domanda di circostanza, mi fa piacere sentirti. Se ti va di mandarmi un saluto ti basta rispondere a questa email.
Ti sto scrivendo questa newsletter direttamente in volo con le braccia strette tipo t-rex (volo rigorosamente low-cost). Sto arrivando nella bella isola di Furteventura (per gli amici Fuerte) per godermi un po’ di caldo, onde e lavoro da remoto con altri “nomadi”.
Per il resto tutto bene. Si lavora, si fanno belle esperienze, si viaggia. Sono un po’ stanco dopo due mesi sempre in movimento (strano dirlo mentre sono su un aereo). Però spero di trovare un po’ di calma e leggerezza, cose che l’ultima volta ha ritrovato ampiamente nell’atmosfera che si respira a Fuerte.
E sull’onda di questa leggerezza voglio spezzare il filone di newsletter con pipponi filosofici e parlarti di un nuovo argomento: la lettura delle immagini.
Sembra strana l’idea di “leggere un’immagine”, no? Ma se ci pensi anche quando cerchiamo di capire il messaggio di una fotografia, un quadro o un’illustrazione si tratta di un’attività di interpretazione. Dare senso a dei segni.
Grazie ad un bellissimo libro, Figure. Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram di Riccardo Falcinelli, ho capito meglio alcuni meccanismi e modi di leggere le immagini che l’uomo ha sviluppato e evoluto nel tempo. Eh si, perché la nostra cultura e storia influenzano molto il modo di leggere le immagini che ci circondano.
Ok, ma ha senso tutta sta storia del leggere le immagini? Non è roba solo per artisti e maniaci dei bordi stondati?
Io penso di no. Oggi viviamo nell’epoca più colma di immagini della storia (forse troppe). Non è banale quindi indagare su cosa ci permette di dargli senso e non impazzire davanti ad ogni quadro o cartellone pubblicitario. Come con le parole, non basta guardarle, è necessario avere degli strumenti per dargli senso. L’alternativa è non vedere (quasi) niente.
Ho provato a scegliere 5 (+1) spunti che mi sono segnato riflettendo su questo argomento. Bando alle ciance e partiamo!
1) L’invenzione del centro
L’idea di “immagine al centro” è ormai una consuetudine visiva per la maggior parte di noi, però non è così scontato. Il concetto di centro presuppone quello di confine. Senza limiti non esiste nessun centro.
Per esempio gli “artisti” preistorici non seguivano un concetto di centro o di “riquadro”. Invece, sopratutto nell’arte che ritrae divinità o persone di potere, si inizia a utilizzare il centro per indicare una superiorità rispetto alla casualità del mondo.
2) Uscire dai confini
Per svariati secoli le immagini erano concepite come “dei soggetti dentro un confine” e solo durante il rinascimento si diffonde la rivoluzione dell’immagine oltre ai bordi. Guarda questi due esempi di “Madonna con Bambino” (ai tempi un classicone con cui, nel dubbio, non sbagli mai). Il primo dipinto mostra ogni elemento all’interno di una precisa cornice. Solo ottanta anni dopo, con Filippino Lippi, si inizia ad pensare al “mondo fuori dal dipinto”.
L’arrivo della fotografia ha reso per noi scontato che un’immagine è “solo” un ritaglio di una realtà più ampia. Ma fino a poco fa il secondo dipinto sarebbe stato considerato “strano” e incompleto.
3) Movimento
Facendo un salto di qualche centennio, durante l’800’, le immagini iniziano a “muoversi”. Si diffonde l’idea che per ritrarre la “vera realtà” si debba inserire un rimando alla casualità, al disordine. Monet e tutta la corrente impressionista ne è un chiaro esempio. Quindi, la prossima volta che ti sbagli a fare una foto, puoi dire ai tuoi amici “non è mossa, è solo impressionista”.
4) Vedere oltre
Abbiamo centrato le immagini, poi ritagliate, poi mosse… cosa ci rimane?
Beh, cosa ne pensi di questo dipinto?
Capolavoro? “Mannaggia Pablo hai tirato fuori un’altra genialità delle tue”?
Oggi questa opera ci può affascinare e emozionare, ma ti assicuro che se lo mostrassimo a qualcuno vissuto prima del 900’ le reazioni sarebbe ben diverse.
Il concetto di “immagine astratta”, di qualcosa che non vuole riflettere la realtà per quello che il nostro occhio riesce a vedere, è relativamente moderno. Scommetto che ancora oggi tante persone potrebbero tranquillamente pensare “Ma che è sta cafonata!?”… E non sarebbe perché sono più “stupide” o altro. Probabilmente non hanno conosciuto questo tipo di lettura delle immagini. Una lettura che richiede senza dubbio nuovi strumenti rispetto a quelli del passato.
5) Perdersi in un’immagine
Un altro meccanismo delle immagini che mi affascina molto è la “direzione” di lettura. In particolare la differenza tra la cultura occidentale e orientale.
Per noi occidentali, quando guardiamo un’immagine, è importante avere un “ingresso” e un’“uscita”. Qualcosa che ci indichi in che direzione osservare la situazione rappresentata. Uno sguardo, un dito teso, una strada che si perde in profondità… insomma una sorta di “percorso guidato” per il nostro occhio.
Guarda questa incredibile foto del buon McCurry: anche se non ce ne accorgiamo, il nostro occhio è portato a seguire una percorso circolare che parte dal monaco sullo sfondo (la gamba indica la direzione), seguendo poi il soggetto principali per finire sul gruppo di monaci in basso.
In Oriente, invece, è molto più comune creare delle immagini che portano l’occhio a perdersi. Niente via di ingresso o di uscita. La bellezza sta proprio nel “girovagare” senza meta.
Osserva come nell’immagine sopra non ci sia un chiaro percorso da seguire, il nostro sguardo inizia inevitabile a vagare e a soffermarsi su vari dettagli che attirano la nostra attenzione.
In realtà non è proprio vero che in occidente tutte le immagini ci mostrano una direzione. Se ci pensi i disegni per bambini ricordano molto spesso questo insieme complesso di dettagli. Questo perché i bambini, di qualsiasi cultura, amano giocare nelle immagini, senza uno scopo preciso. E una cosa che crescendo in parte perdiamo e sarebbe un peccato perderla del tutto.
Bonus) Guardare senza vedere
Gli studi ci dicono che il tempo medio speso da una persona davanti ad un opera d’arte in un museo è di circa 30 secondi. A quanto pare il caos di immagini a cui siamo abituati ci porta a non stare mai realmente attenti. Siamo costantemente distratti da troppo rumore sonoro e visivo. E tutto questo rumore ci è ormai così familiare che senza dei video di 15 secondi uno dietro l’altro ci sembra un’esperienza piatta, statica, noiosa.
Ma è chiaro che per “leggere” adeguatamente un’immagine serve del tempo. Anche solo per notare alcuni dei meccanismi elencati qui, figuriamoci per trovarne di nuovi. Quindi, mi auguro che nonostante tutto ci rimanga sempre la voglia di andare oltre alle immagini. Non solo guardarle, ma leggerle come si deve!
Cosa ne pensi? Ti aspetto nella mia cassetta della posta virtuale.
Ci leggiamo presto,
Davide
P.S. In realtà ora sto ultimando questa newsletter sul volo di ritorno per Bergamo. Mi piaceva l’inizio scritto in aereo e l’ho lasciato. Bello, mi sento un po’ viaggiatore nel tempo! (però sempre low-cost puri i viaggi nel tempo mannaggiaastisedili).
I miei progetti
👉 Life Design Program
Una nuova edizione del Life Design Program partirà il 4 Giugno (qui trovi tutte le informazioni se ti interessa candidarti).
Mercoledì 22 Maggio ho organizzato un webinar gratuito con l’esperto di LinkedIn Mario Pagani e parleremo di “Come impostare il profilo LinkedIn: struttura e scopo delle sezioni”.
Libri
📚 I miei stupidi intenti di Bernardo Zannoni
Era tanto che non leggevo un libro così. Una storia di animali parlanti. Un racconto che inaspettatamente ti cattura e non ti lascia più (un po’ come i suoi protagonisti).
📚 Spinoza e popcorn di Rick DuFer
Un bel mix di cultura pop e storia della filosofia. Sempre sul pezzo questo Rick DuFer.
📚 Da grande di Giulio Xhaët
Ho incontrato l’autore a Bari e anche di persona è riemersa la sua l’energia, la stessa che trabocca dalle pagine di questo libro. Si parla di passione, motivazione e lavora. Insomma temi che ormai saprei che mi sono molto cari.
📚 Un medico di campagna di Franz Kafka
Una raccolta di racconti brevi che il buon Franz ha scritto in diversi anni. Alcuni mi hanno fatto ridere, altri riflettere, altri non li ho capiti. Però alla fine tutti mi sono piaciuti.
📚 Pensieri di Marco Aurelio
Immagina se l’imperatore di uno dei più grandi imperi della storia si mettesse a scrivere un diario personale, con tutti i consigli e ragionamenti più saggi a cui è potuto accedere nella sua vita. Immagina che questo diario, risalente a più di duemila anni fa, fosse tradotto e venduto in tutte le librerie del mondo. Tutto ciò è realtà, questo è il libro, e se non lo sapevi ora sappilo e compralo!
Luoghi
🎒 Pescara
Storia cancellata
La prima cosa che mi ha colpito della città è l’assenza di rimandi storici particolari. Strano per una città medio-grande italiana. E in effetti purtroppo Pescara è stata quasi completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale. Ecco perché il “centro storico” è completamente composto da edifici abbastanza recenti.Cibo, indie e natura
Allora, stiamo sintetici (o almeno ci provo). Cibo incredibile! (ti dico solo arrosticini). Un sacco di piccoli negozi e posticini alternativi interessanti. A pochi minuti dalla costa ci si immerge tra alcune delle montagne più belle d’Italia. Non male insomma.Persone intraprendenti
Forse è stata solo fortuna, ma in pochi giorni ho incontrato tanti ragazzi molto intraprendenti in città. Chi si è lanciato nel mondo della fotografia, chi ha aperto aziende informatiche all’avanguardia, chi fa il chimico e nel frattempo studia filosofia. Chi sta cercando di rilanciare l’Abruzzo come meta turistica. Insomma non ci si annoia di sicuro.
🎒 Dintorni di Pescara
Silvi alta
Un piccolo (piccolissimo) borgo con una bella (bellissima) vista panoramica. Da non perdere.Guardiagrele
Un paese nell’entroterra Abruzzese con due particolarità. Il dolce tipico “sise delle monache” (buonissimo!) e il tentativo di coniare una nuova moneta dal nulla nel 2000 (un bitcoin ante litteram tra i monti abruzzesi. Pazzesco!).Ortona e Costa dei Trabocchi
Una bella cittadina (per i fan al Cristianesimo, a quanto pare ci sono le spoglie dell’apostolo Tommaso). Da Ortona si può facilmente noleggiare una bici e fare un bellissimo percorso lungo la costa tra gallerie, spiagge cristalline e gli affascinanti trabocchi.
Cose interessanti, riflessioni e domande
💡 Inventare cose a caso
Mi hanno fatto scoprire un super creatore di contenuti, suddetto Luke&Pole. Passerei ore a sentire le mille genialate che emergono dai suoi video. A tuo rischio e pericolo, ti consiglio di dargli un’occhiata.
💡 Respirare
Ma quanto è importante respirare? (la scienza finalmente ha risposto: “molto importante”). A parte le battute, se ti sei perso l’ultima newsletter del Life Design Program su come la respirazione incida sul nostro lavoro (e vita), qui puoi recuperarla in un solo sospiro (fallo dal naso però eh!).
💡 Pacifisti
Due pacifisti di spessore, il palestinese Aziz Abu Sarah e l’israeliano Maoz Inon, discutono delle incommensurabili tragedie che hanno vissuto crescendo e di come, nonostante tutto, scelgono la riconciliazione invece della vendetta.
Penso sopratutto in questo periodo ci servono anche questo tipo di discussioni, non solo quelle che vediamo straziati nelle news quotidiane. In questo video non ci sono risposte per ottenere una facile pace, ma è un bell’esempio di come si possa andare oltre le nazionalità e vedersi innanzitutto come persone.
Una fotografia
Va tutto bene! (nelle pubblicità).
Pescara, Italia. 2024.
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Gran bella news. L'analisi delle immagini è interessantissima