#7: Crescendo
Il calzolaio vendette tutte le scarpe che aveva faticosamente realizzato e spese fino all’ultima moneta risparmiata negli anni per acquistare un ronzino dallo sguardo stanco…
Ciao,
quante volte ci poniamo inconsciamente obiettivi senza realmente prevederne gli effetti? È normale che un’azienda punti sempre a crescere ogni anno e a vendere sempre di più? Avere di più è sempre meglio?
Queste sono alcune domande che mi sto facendo in questo periodo.
Fin da piccoli siamo spinti a lavorare duro e impegnarci per ottenere risultati sempre migliori. Aumentare la media dei voti, ricevere un aumento di stipendio, assumere più dipendenti, vendere di più e così via. Tutti concetti che spesso si trasformano in obiettivi impliciti che ci diamo nel corso della nostra vita. Alla fine chi vuole essere un mediocre? Tutti vogliamo eccellere ed essere stimati dagli altri.
Focalizzarsi sulla crescita è alla base di tante aziende nel mondo startup, che ormai da un po’ di anni mi appassiona e dove ho la fortuna di lavorare.
L’idea è abbastanza semplice. Lancio un’idea, in piccolo, con pochi clienti. Un esperimento insomma. Se funziona con i primi clienti, per accelerare i tempi, chiedo investimenti in modo da assumere persone in gamba, comprare strumentazione e iniziare a vendere su larga scala.
Ok non è sempre così facile, ma questo è quello che succede spesso.
Il problema è che spesso si pensa al solo al lato positivo della crescita. Più soldi, più fama, più possibilità. Ma poco agli effetti secondari. Più lavoro, più responsabilità, più pretese, più stress.
Penso sia fondamentale riflettere sugli obiettivi che ci poniamo, senza dare per scontato che avere di più sia sempre la cosa migliore. Per esempio, se invece di aumentare lo stipendio ci focalizzassimo sul diminuire il tempo impiegato per svolgere il nostro ruolo?
Alla fine è tutta questione di priorità che ci diamo. Non esiste una scelta giusto o sbagliato, l’importante è farsi la domanda.
Ultimamente diverse persone si stanno discostando da una mentalità basata sulla continua crescita, sia a livello personale che aziendale. Ve ne riporto alcuni esempi:
On fire
Negli ultimi anni si sta diffondendo l’idea che lavorare per 40 anni (se va bene) a testa bassa per poi godersi, forse, l’agognata pensione una volta sessantenni non sia più l’unica opzione che abbiamo. Un esempio è il movimento FIRE. Sostanzialmente unisce i concetti di stile di vita frugale, risparmio costante e investimenti a rendimenti composti (tutto ciò che si guadagna dagli investimenti, andrà ad aumentare ulteriormente i guadagni futuri).
L’idea è che iniziando a risparmiare una buona parte dello stipendio si possa nel giro di 10 anni (in media) potersi sostenere esclusivamente (o quasi) tramite gli interessi generati dai nostri risparmi.
Sono stato volutamente un po’ vago perché penso che non esista una formula magica che si adatterà alle esigenze di tutti. Ma, il concetto è che se si prende più consapevolezza sui propri risparmi, è veramente possibile non dipendere più dallo stipendio ben prima di andare in pensione.Lavoro a modo mio
Ultimamente tanti giovani decidono di lavorare come freelance (liberi professionisti), e non perché non c’è lavoro o perché sono stati licenziati. Proprio come scelta consapevole per poter essere in controllo del loro tempo e dello stile di lavoro. In questo caso si rinuncia alla stabilità e prospettive di crescita di carriere che un lavoro da dipendete può dare, in cambio di flessibilità e indipendenza. Sembra strano, ma dopo anni di rivoluzione industriale e “operai” (in senso lato) sempre più specializzati, stiamo tornando a essere artigiani di bottega (spesso digitale).
Un’altra variante è quella dei “nomadi digitali”. Sono freelance, imprenditori o dipendenti che possono lavorare da qualsiasi parte del mondo, senza alcun limite geografico imposto dal proprio lavoro. Se ti interessa approfondire ti lascio il link ad un blog sul tema.L’onestà paga (anche per le aziende)
Anche sul mondo startup che spesso viene associato a investimenti milionari e crescite incredibili in pochi anni, si inizia a diffondere l’idea di crescita organica e sostenibile (no non c’entra l’ambiente in questo caso).
Sostanzialmente si sta dimostrando che sul lungo periodo le aziende più di successo sono quelle che hanno saputo conquistare i propri clienti dimostrando originalità e onestà. Invece, chi ha usato qualche escamotage per far crescere rapidamente i clienti (avete presente quando vedete su ogni pagina web la stessa pubblicità all’infinito?) non sono riusciti poi a convertire le iniziali entrate in una costante crescita di valore.
Spero che questi spunti di riflessione ti siano piaciuti e magari fatto pensare a modi alternativi di guardare al “successo”.
Ogni tanto è importante dubitare delle proprie certezze per non rimanere intrappolati da ciò che “sappiamo”.
Ci leggiamo presto,
Davide
Libri
Il dilemma dell’onnivoro di Michael Pollan
Grazie alla produzione alimentare intensiva e alla globalizzazione possiamo mangiare qualsiasi cibo, in qualsiasi quantità, in ogni periodo dell’anno.
Ma a che prezzo?
Un bel libro per chi cerca più consapevolezza su quello che mangia. (Avvertimento: non guarderete mai più ai chicken mcnuggets nello stesso modo!).Hooked di Nir Eyal
Come fanno certe app ad avere milioni di utenti che ogni giorno non vedono l’ora di usarle?
Uno sguardo alla scienza che studia come trasformare un occasionale visitatore in un utente abituale.L'almanacco di Naval Ravikant di Eric Jorgenson
Nato a New Delhi e cresciuto a New York. Seppur partendo dal nulla, Naval ad oggi ha fondato e venduto diverse startup ed è un rinomato investitore (milionario) della Silicon Valley.
Una delle cose che più mi ha colpito è la sua ricerca di benessere e felicità a prescindere dai soldi e dalla fama. In questo libro sono riassunte le lezioni di vita più importanti apprese da lui finora.
(E si può leggere gratuitamente!)
Cose interessanti, riflessioni e domande
Siamo ciò che leggiamo
Sto provando a lanciare una piattaforma per stimolare le persone a leggere di più. Sono convinto che leggere sia un’attività incredibile, ma molto sottovalutata oggigiorno.
In poche parole la piattaforma permette di “raccontarsi” attraverso 10 libri che ci hanno particolarmente colpito, vedere i libri delle altre persone per conoscerle meglio e prendere spunti per le prossime letture.
Se ti va di fare un giro la trovi su 10libri.it, e se sei un lettore mi farebbe molto piacere vedere i tuoi 10 libri! Qui trovi i miei 10 libri da cui ho imparato molto.
(Ogni feedback e suggerimento è molto apprezzato. Giuro non mi offendo… di solito)Scusa mi chiamano al citofono, devo andare…
Voglio condividerti una simpatica trovata. Avete presente quando siete in una videochiamata che sta andando per le lunghe e non vedete l’ora di trovare una scusa per chiudere? Ecco su questo sito avrete diverse opzioni per simulare un motivo per andarsene (consigliata l’opzione “corriere”).
Vi lascio il link. Complimenti a Gamindo (realizzatori dell’idea e tra l’altro startup molto interessante in ambito videogiochi) per la trovata molto divertente!“Il tempo non esiste. Ho 15 minuti per convincervi…”
Una fotografia
Volevo una fine monumentale.
Milano, Italia. 2021.
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