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Ciao, come stai?
Come sempre, non è solo una domanda di circostanza, mi fa piacere sentirti. Se ti va di mandarmi un saluto ti basta rispondere a questa email.
È passato un po’ dall’ultima newsletter… e non so tu, ma se ripenso ai primi giorni di Gennaio mi sembrano passati almeno 6 mesi! Sarà perché gli ultimi due mesi si sono riempiti di tante decisioni importanti e cose nuove per me. Nella prossima newsletter magari ti racconterò meglio.
Intanto ci siamo spostati da Bergamo a Senigallia, che sarà la nostra base per ben 4 mesi di fila. Eh si, può sembrare poco, ma è da almeno 4 anni che non rimanevo nello stesso posto per più di due 2 mesi. Quindi, ecco, questa “lunga” permanenza è sicuramente un bel cambiamento. Ma non finisce qui! Siamo anche nel pieno del magico processo di acquisto casa (spoiler: comprare casa non è così divertente come Batman vuole farci credere).
A questo punto forse ti starai chiedendo: “Come mai, con tutte le città del mondo e posti incredibili in cui avete viaggiato, proprio Senigallia? Cosa avrà mai di tanto speciale questa cittadina delle Marche? Eh si, ho dovuto cercare su Google dove si trovasse…”.
In questi giorni me lo stanno chiedendo spesso, “perché proprio lì?”. Di solito con un misto di amarezza e sconforto nel constatare che non si tratta di una classica destinazione paradisiaca. Del tipo: “Ma tu che lavori da remoto e puoi vivere ovunque… a sto punto trasferisciti chennosò… A Bali, alle Maldive, in Danimarca, in Costa Rica, in Svizzera. Dai, anche Sardegna se proprio non vuoi andare lontano… Anche Ragusa è bellissima, mia nonna è di lì… Ma Senigallia no, daaaai?! Anche Fabri Fibra se ne è scappato da lì!” (in realtà non so molto sull’ultimo punto, riporto e basta).
Insomma, è constatato che Senigallia non rientra nei tipici posti da “nomade digitale” e non ha delle caratteristiche che la rendano particolarmente “cool” o migliore di altre città. E quindi, perché proprio qui? Ad un certo punto ho iniziato a chiedermelo anche io in modo più approfondito. Potevo anche fermarmi ad un pacifico “perché mi piace stare qui, mi ci trovo bene…”. Ma, per tua sfortuna (o fortuna), la mia curiosità ha preso il sopravvento e ti beccherai altre riflessioni sul tema “Perché proprio Senigallia?”.
Partiamo da alcune caratteristiche più o meno oggettive. Senigallia si trova sul mare (uno dei fattori principali che ricercavamo), non è una grande città metropolitana (e quindi puoi benissimo girarla tutta a piedi o al massimo in bici), d’estate si anima parecchio e vengono organizzati eventi abbastanza rinomati (vedi Summer Jamboree), si mangia bene (vabbè, in Italia siamo abbastanza avvantaggiati su questo), non è lontanissima delle big city del Nord Italia e infine, per essere una piccola città, ci sono parecchie iniziative culturali (vedi il famoso Teatro La Fenice, un cinema d'essai molto attivo, diverse librerie indipendenti che organizzano vari eventi, e così via…).
Vabbè mi fermo qui che poi sembro la ProLoco…
Delle caratteristiche interessanti ci sono. Però, ci sono anche tante altre belle città sul mare che hanno questi elementi e magari anche con qualcosa in più. E quindi? Perché proprio Senigallia? Dopo un po’ di riflessioni sono arrivato alla conclusione che non c’è qualcosa di oggettivo che rende questa città più speciale delle altre. Il fatto è che circa un anno e mezzo fa, ci siamo capitati un po’ per caso e ce ne siamo innamorati.
…
Forse non ti aspettavi da me una frase di questo tipo. Un po’ alla “Love Actually” denoialtri. Me ne stupisco anche io in realtà, sarà che sto invecchiando, ma più ci penso e più mi sembra la risposta giusta. Quando siamo qui stiamo così bene perché ad un certo punto ci siamo innamorati della città e da allora non abbiamo più uno sguardo imparziale. Ci piace e basta.
E qui i più scettici si chiederanno: “Ma davvero ci si può innamorare di una città? È una cosa possibile?”.
Forse si. E forse non è così diverso dall'innamorarsi di una persona.
La si incontra per caso e si rimane sorpresi da un dettaglio, che pochi altri avrebbero notato, ma allo stesso tempo ci piace l’atmosfera generale che emana.
Poi, se si è nel momento giusto, si torna da lei per incontrarla di nuovo. Questa volta con un piano, un'idea e, senza dirlo troppo ad alta voce, una speranza.
Ed è così, che a volte, ci si innamora di una città.
Delle sue strade, sia quelle più camminate e lucenti, sia dei vicoli nascosti, un po' in penombra.
Delle sue acque, dal profumo del mare e del rumore delle onde.
Delle sue colline, che non ti fanno sentire solo.
Dei suoi dialetti, profumi e sapori.
E quando ti innamori di una città, te ne accorgi.
Magari non è neanche una tra quelle più rinomate e apprezzate.
Ma a te piace.
E ti piace anche con il freddo, con la pioggia, con il vento e con la nebbia.
Ti piace quando è deserta e quando per qualche motivo c'è folla dappertutto.
Ti piace d'estate, quando si apre e si fa bella.
Ti piace d'autunno, quando si riposa guardando la pioggia.
Ti piace d'inverno, quando rimane da sola con chi la conosce veramente.
Ti piace in primavera, tutta emozionata all’idea di uscire.
Quando ti innamori di una città non la puoi più vedere con gli stessi occhi.
Ogni strada ti emoziona.
Ogni avvenimento ti dà energia e ogni minaccia ti fa tremare.
La città del cuore non è sempre quella dove nasci.
E non è sempre la stessa per tutta la vita.
Ma è sempre quella che, nonostante tutto, ti piace. E basta.
Vabbè… alla fine non sono riuscito a trattenermi ed è venuta fuori anche la parte romanticona-strappalacrime… Niente, ormai è andata così. Prendi tutto ciò con il giusto distacco che, si sa, gli innamorati sono sempre i peggiori consiglieri.
Se ti è mai capitato di provare qualcosa di simile per un luogo in cui hai vissuto o stai vivendo, mi farebbe piacere se me lo scrivessi. Così magari capisco se è una cosa un po’ normale o sono io che sono ancora sotto shock dopo aver guardato troppo a lungi i prezzi delle case su queste maledette app di annunci.
Ci leggiamo presto,
Davide
I miei progetti
👉 Arriva una nuova edizione del Life Design Program!
La prossima edizione del Life Design Program partirà a fine Marzo 2025 (qui trovi tutte le informazioni se vuoi candidarti).
Libri
Si è un po’ fatta aspettare questa newsletter, però in compenso ho avuto più tempo per dedicarmi la lettura.
📚 Lettere dalla Kirghisia di Silvano Agosti
Il racconto di una bella utopia che parla tanto della nostra realtà.
📚 Sfacciati di Mick Odelli
Ognuno di noi ha tante identità al suo interno. Un po’ come un condominio con tanti abitanti diversi e che ogni tanto si incontrano sulle scale. Un po’ saggio di neuroscienze un po’ filosofeggiate sulla vita. Carino.
📚 Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino
È ad oggi il libro con lo stile più sorprendente e fuori dagli schemi che abbia mai letto. Da leggere lasciandosi sorprendere.
📚 Feel-Good Productivity di Ali Abdaal
Ultimamente non mi piacciono molto i libri sulla “produttività”, concetto che ultimamente viene osannato nei libri di crescita personale. Però, l’ex-medico e attuale youtuber è riuscito a scriverne uno decisamente piacevole e interessante.
📚 Trilogia della città di K. di Agota Kristof
Mi hanno regalato questo libro che probabilmente non avrei mai scoperto da solo. Davvero una perla di romanzo che ti tiene incollato dall’inizio alla fine. Coinvolgente, ma anche molto triste e freddo. Sconsigliato se siete un po’ giù.
📚 Un intenso sentimento di stupore di Giulia Niccolai
Un bel fotolibro di una famosa fotografa Italiana che negli anni 50’ ha vissuto in America e immortalati alcuni dei più importanti momenti della storia contemporanea.
📚 La canzone di Achille di Madeline Miller
Uno dei libri più belli che abbia letto quest’anno. Si racconta la storia del famoso mito di Achille dal punto di vista di Patroclo, la persona che più gli sia stata vicina nella vita (e morte).
📚 Dai tuoi occhi solamente di Francesca Diotallevi
Un altro romanzo che mi è piaciuto davvero tanto. Si basa sulla storia vera di Vivian Maier, una donna complessa, sfuggente, che ha lavorato per decenni a New York come bambinaia e nel mentre ha scattato più di 100.000 fotografie. Solo dopo la sua morte le sue fotografie sono stata ritrovate, analizzate e ora è diventata uno degli artisti più rinomati nel campo della Street Photography.
Luoghi
🎒 Mostra “Vivian Maier - Unseen“, Monza, Italia
Bellissima mostra fotografica dedicata proprio alla babysitter/fotografa che parlavo nell’ultimo libro sopra. Molto consigliata se siete nei paraggi.
🎒 Verona, Italia
Sono ricapitato di recente a Verona e si conferma una città molto affascinate e romantica. Ti risparmio le cose classiche che una qualsiasi guida ti saprà dire meglio di me. Però se ti piace leggere, la cioccolata calda e un mood da biblioteca universitaria… ti consiglio questa libreria-caffè dove puoi stare anche tutto il giorno a leggere libri.
🎒 Arcevia, Italia
Piccola cittadina un po’ arroccata che fa da confine tra le colline della campagna marchigiana e gli Appennini. Ma la cosa più interessante, almeno per me, è che intorno al paese ci sono ben 9 castelli. Ognuno ovviamente con la sua storia millenaria e gente del posto che potrebbe parlarne per giorni e giorni.
Cose interessanti, riflessioni e domande
💡 Diventeremo immortali?
Ho visto di recente “Don’t Die”, un documentario su Netflix, che racconta della vita Bryan Johnson. Lui è un imprenditore che ha ad un certo punto è diventato miliardario e ha deciso di dimostrare che si può, già oggi, diventare immortali. Spende ogni anno spende circa due milioni per diversi trattamenti di “ringiovanimento”. Ha attirato tante critiche, ma è comunque un caso interessante. Anche perché, nella sua apparente pazzia, qualche risultato lo sta pure ottenendo. E quindi? Se davvero le persone iniziassero a vivere 200 o 1000 anni in media? Come cambierebbero le nostre vite? A Natale inviteresti tutti i nonni, che saranno più di 20, o ti fermeresti a quei simpaticoni dei tris-nonni?
💡 Un villaggio per nomadi digitali in Toscana
Sono sempre affascinanti i progetti in cui si cerca di ripopolare dei posti molto belli e molto sottovalutati. In questo caso ci si rivolge a chi lavora da remoto e cerca una community in cui inserirsi. Molto interessante!
💡 Quando i mezzi diventano i fini
Video interessante, soprattutto per le riflessioni su lavoro e soldi. "Tutti siamo persuasi che il denaro sua un mezzo, però se il denaro diventa la condizione universale per soddisfare qualsiasi bisogno questo diventa inevitabilmente un fine" (che lo vogliamo o no, sottolineerei).
Una fotografia
Vita in piazza.
Senigallia, Italia. 2024.
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