#46: Muscoli invisibili
HWYL (Galles): un lampo d'ispirazione, un impeto di entusiasmo, come se si venisse spinti da una folata di vento.
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Ciao, come stai?
Come sempre, non è solo una domanda di circostanza, mi fa piacere sentirti. Se ti va di mandarmi un saluto rispondi a questa email o clicca qui.
Io mi sono pian piano riabituato alla mia routine bergamasca, passando tanto bel tempo con famiglia e amici.
Nel mentre è anche partita una prima classe del corso di Life Design che sto sperimentando e ho ripreso a lavorare come Product Manager.
Insomma, nomi strambi a parte, tutto apposto.
In questa newsletter voglio riprendere un tema che mi affascina sempre molto, il concetto di “idea”. Quell’insieme di intuizioni e pensieri che mescolati nel giusto ordine creano qualcosa di nuovo.
In particolare voglio parlarti del "muscolo delle idee".
Il muscolo delle idee
Ebbene si, sono convinto che la capacità di avere idee (ancor meglio se buone idee) può essere allenata, esattamente come un muscolo.
Ho chiesto a diverse persone quale sia il loro rapporto con le idee. Molti mi rispondono seccamente: “No guarda, non ho molte idee, non sono un gran creativo” e altri un po' sconsolati: "Magari avessi il tempo per avere delle idee! Già non riesco a stare dietro a tutto tra lavoro, impegni, famiglia, gatto che scappa di casa e calcetto con gli amici".
Penso chiunque sia portato ad “avere idee”. Però, qualcuno non è abituato e normalmente fa un po’ fatica. Riflettere, farsi delle domande e avere delle idee fa parte della natura umana stessa, ma se ci si ritrova costantemente in situazioni che non richiedono attivamente di avere idee, di essere un po’ creativi, il “muscolo delle idee” inevitabilmente si atrofizza.
Abbiamo sempre meno bisogno di avere delle idee
Nella gloriosa epoca dei piatti esotici a domicilio e degli orologi intelligenti, ci ritroviamo ad avere sempre meno bisogno di pensare e avere idee.
Grazie al sommo oracolo Google, e ancora di più con ChatGTP e simili, possiamo avere risposta a qualsiasi nostra domanda, in qualsiasi momento.
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Non sai chi votare alle prossime elezioni? Non preoccuparti, rispondi a queste 10 semplici domande e ti diciamo noi il partito più in linea con le tue idee...
Abbiamo accesso diretto alla più grande quantità di conoscenza mai esistita e sempre meno bisogno di trovare soluzioni a nuovi problemi. Per ogni dubbio c'è qualcuno che ha già avuto il tuo problema. Basta trovarlo e chiedergli cosa fare.
C’è da essere grati di avere tutte queste incredibili opportunità, ma ricordiamoci che il nostro cervello si è evoluto per risolvere problemi in situazioni d'incertezza. Se ci adagiamo solo su soluzioni pronte e pre-masticate, ne diventeremo dipendenti.
Va bene tutto, ma la noia no
Al giorno d’oggi è veramente difficile annoiarsi.
Basta avere uno smartphone in mano e qualsiasi momento di attesa può trasformarsi in un'occasione per leggere qualche notizia, rispondere a messaggi o guardare dei simpatici video in cui qualcuno cerca di lanciare un comodino e fare canestro (da 3 punti ovviamente).
Quando siamo a casa e non abbiamo qualcosa da fare, c'è la nostra cara televisione a intrattenerci. Quando guidiamo, ascoltiamo la radio. Quando camminiamo, ascoltiamo le nostre canzoni preferite.
È come se si fosse diffusa un'avversione verso qualsiasi momento di pura noia. Quei momenti in cui non hai nulla da fare, niente da leggere o da ascoltare, niente di niente. Puoi solo stare dove sei, guardarti intorno e pensare.
Avevo già parlato in una newsletter precedente dell’”amaro far niente” e penso che tutto questo evitare la noia sia anche legato all’idea di essere sempre produttivi e usare il nostro tempo al meglio. Così almeno non ci ritroviamo nella spiacevole situazione di rimanere soli con i nostri pensieri (e per giunta senza Google a darci sostegno).
“Si ok, bello tutto… ma cosa c'entra la mancanza di noia con le idee?"
Il fatto è che gran parte delle idee ci vengono quando siamo annoiati. Un classico luogo comune è avere idee sotto la doccia. Ed è effettivamente uno dei pochi momenti che ci sono rimasti dove non abbiamo uno schermo davanti agli occhi o qualcosa da ascoltare (ma sicuramente gli scienziati sono già al lavoro per risolvere questo “problema”).
Se un giorno ti senti particolarmente coraggioso, prova a non fare nulla per almeno 10 minuti. Magari quando sei in pullman o in coda dal parrucchiere. 10 minuti di niente, solo con te stesso… da pazzi eh?
10 idee al giorno
All’inizio volevo scrivere solo questa sezione. Poi mi sono fatto prendere un po' la mano e ci ho aggiunto la pappardella che hai letto finora.
Qualche tempo fa ho deciso di fare un esperimento. Sforzarmi di avere almeno 10 idee al giorno su un argomento a piacere. Ho letto di questa pratica per la prima volta nel il libro Become an Idea Machine, che parla proprio del “muscolo delle idee” e di quanto sia importante il suo allenamento.
Avere 10 idee come obiettivo minimo è importante per poter andare oltre le prime idee che spesso sono le più sensate e/o banali. Infatti, sono proprio le idee che ci vengono all'ultimo, quando ormai sembra che tutte le soluzioni siano state elencate, a essere le più inaspettate e interessanti.
Ecco alcuni spunti che mi sono venuti dopo aver fatto questo esercizio giornaliero per qualche settimana (“notare che sono ben 10 spunti… eeeh? così… per dire…”).
Iniziare gradualmente. Se parti subito con una tema complesso come “qual è il senso della vita?” o “come faccio a risolvere tutti i miei problemi?”, sarà molto difficile e sconfortante trovare 10 idee in un giorno. Ma è normale, il nostro muscolo non è ancora allenato, meglio procedere per gradi. Per esempio, iniziare con domande come “quali sono 10 film che mi hanno colpito?” o “10 città che mi piacerebbe visitare” è sicuramente più abbordabile. Sembra banale, ma sono convinto che comunque non sarà così facile all'inizio.
Inizia il prima possibile durante la giornata. Ho notato che i giorni in cui sono riuscito a completare l'esercizio più facilmente sono stati quelli in cui ho deciso il tema del giorno la mattina, prima d'iniziare la mia giornata, e poi ho scritto una o due idee, quello che mi veniva. Mi sono ritrovato durante il giorno ad averne altre senza troppo sforzo e ad arrivare a sera con la lista che si è praticamente completata da sola. Il nostro subconscio registra i problema e continua a cercare soluzioni anche quando non siamo concentrati, sfruttiamolo!
Tieni traccia i tuoi progressi. Questo vale per ogni abitudine che si cerca di sperimentare. Il semplice "barrare il giorno" in cui abbiamo svolto l'esercizio ci darà gratificazione e creerà una catena di giorni "completati" che più lunga è e più avremo incentivo a non interrompere. Anche porsi un obiettivo preciso, ad esempio fare l’esercizio per 20 giorni di fila, può essere una buona alternativa.
Non giudicare troppo le tue idee. L'obiettivo non è trovare a tutti i costi un'idea geniale (se poi capita meglio ancora), ma allenarci ad avere idee. Quindi, non serve chiedersi troppo se un'idea è abbastanza buona per essere scritta o no. Se ha un minimo di senso ed è legata al problema, non preoccuparti, scrivila. Un'idea in meno!
E se non so su cosa avere idee? Capita, a me è successo molto spesso, di essere pronto a far sudare un po' il cervello ma non avere un tema o un problema sotto mano. Ma aspetta... non è proprio questo un problema? Appena ti blocchi, sfrutta l'esercizio di quel giorno per trovare 10 tematiche su cui nei prossimi giorni ti piacerebbe concentrarti. Ora per un po’ di giorni avrei qualcosa su cui ideare.
Sfrutta i tuoi problemi. Dopo i primi 10/15 giorni, quando ti senti un pò più confidente nella pratica, cerca di scegliere dei problemi o dubbi che ti sono particolarmente vicini in questo momento. Sarà ancora più utile vedere comparire 10 possibili spunti per migliorare la situazione (altro che Google o ChatGPT!)
Non tenere il tuo super-potere solo per te. È molto gratificante quando troviamo delle soluzioni e idee interessanti. Può essere bello pensare di tenersi tutte queste idee per se e diventare il re/regina del mondo. Però, se abbiamo qualche idea veramente buona e magari non ci vogliamo fare nulla, perché non condividerla con qualcuno a cui potrebbe far davvero la differenza?
Buona la prima? Quando ci si abitua ad avere 10 idee, e non solo una o due, si diventa meno inclini a prendere decisioni avventate o “banali”. Spesso sopravvalutiamo il nostro intuito e ci affidiamo alla prima cosa sensata che ci viene in mente o, ancora peggio, guardando cosa fa la maggioranza delle persone.
Se non ti diverti, rivedi il processo. Come in tanti altri casi nella vita, se non ci si diverte, la nostra motivazione avrà vita breve. Avere 10 idee al giorno non ti cambierà la vita nel breve periodo. Prima di buttarti a testa bassa su questa pratica, cerca di riflettere sul perché vuoi provarci e come rendere l’esercizio, anche, divertente. Per esempio potresti trovare un “compagno di idee” e poi confrontarsi ogni tanto su tematiche simili.
Pilota automatico. Con la pratica di questo esercizio, mi sono ritrovato ad applicarlo senza pensarci in diversi contesti. Sul lavoro, per esempio, mi è capitato di proporre 3 diverse soluzioni ad una domanda (non ne ho scritte 10 se no mi prendono per pazzo) o quando mi sono bloccato nello scrivere questo articolo stesso ho automaticamente scritto 10 possibili punti che potevo approfondire (anche in questo caso vi li ho risparmiati tutti e 10. Ho scelto, spero, solo i migliori).
Spero che questi spunti ti motivino ad approfondire il mondo delle idee e del loro potenziale. Se ti va, fammi sapere cosa ne pensi :)
Ci leggiamo presto,
Davide
Libri
📚 Greenlights di Matthew McConaughey
Una biografia da parte del famoso attore molto sincera e coinvolgente. Bella la metafora dei “semafori verdi”.
📚 Ego è il nemico di Ryan Holiday
Un libro famoso nel mondo della crescita personale. Devo ammettere che lo stile dell’autore non mi piace particolarmente. Però condivido a pieno l’idea che il nostro ego spesso è ciò che ci rema contro nella vita.
📚 Get Together di Bailey Richardson
Un altro libro che parla di community e come crearle. A differenza del libro citato nella scorsa newsletter, qui si parla più nel dettaglio di come partire da poche persone e pian piano creare una comunità coesa e di valore.
Luoghi
Questa volta non ho particolari luoghi da raccontarti. Però, visto che sono tignoso, qualcosa voglio scriverti.
🎒 Bergamo, Italia
Quest’anno Bergamo e Brescia sono state scelte come “Città della Cultura”. Tra le svariate iniziative ho notato nel centro di Bergamo un’installazione in cui, in tempo reale, si può vedere su uno schermo il centro di Brescia e sentire le voci dei passanti. E, viceversa, a Brescia lo stesso.
Molto interessante devo dire. Però, visto il non sospetto campanilismo tra le due città, mi sono divertito a immaginare che discorsi sobri e pacati si possano scambiare le persone attraverso questo magico portale.
Cose interessanti, riflessioni e domande
💡 Lingue universali
Interessante questo video in cui un ragazzo parla una lingua, chiamata “latin 2.0”, che ha la particolarità di essere compresa da chi conosce esclusivamente l’italiano, lo spagnolo, il francese o l’inglese. Insomma una lingua che mischia un po’ le caratteristiche per risultare comprensibili a più persone. Interessante.
💡 Anche in doccia
Riguardo a quanto scritto sopra sul non avere schermi/musica quando si fa la doccia. Mi devo già correggere, effettivamente esistono già sul mercato degli incredibili speaker da doccia.
💡 “Fatti mandare dalla mamma…”
Dopo mesi in Asia, dove il latte bovino non è molto comune, mi interessava capire di più sulle proprietà dei diversi tipi di latte che ormai si stanno moltiplicando sugli scaffali dei supermercati. Questo video da una buona panoramica direi.
Una fotografia
Aspettando Godot.
New Delhi, India. 2023.
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